Verbo

Azione che il soggetto compie o subisce, indicando il rapporto tra il soggetto e un possibile complemento. L'azione può essere al presente, futuro o passato. Ma il verbo esprime anche il 'modo' di questa azione perché può essere un'azione reale in questo caso si userà l'indicativo, oppure può esprimere un ordine e in questo caso ci sarà l'imperativo. Inoltre c'è anche l'informazione della durata e della 'fine' dell'azione che in italiano si esprime con il 'passato prossimo' oppure con il 'futuro'

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-ARE, -ERE, -IRE e... -RRE

Le coniugazioni si usano per dare delle regole ai verbi. I verbi che finiscono in -ARE avranno certe regole, diverse da quelli che finiscono in -ERE, -IRE e -RRE.

In questa immagine ci sono due verbi: MANGIARE e LEGGERE. Sono due azioni che 'transitano' su un oggetto, e quindi sono due VERBI TRANSITIVI. Nell'immagine si può vedere la coniugazione al TEMPO PRESENTE, MODO INDICATIVO.

c e g

In questo schema c'è la coniugazione al presente dei verbi MANGIARE e LEGGERE. Per coniugare si lascia la radice del verbo (MANGI-XXX e LEGG-XXX) senza '-ARE' ed '-ERE'. Poi si aggiungono i suffissi del 'presente indicativo'. Il 'presente' è il TEMPO VERBALE, mentre 'indicativo' è il MODO VERBALE. Per capire questi concetti, basta vedere la giusta sezione.

c e g

Il verbo si può vedere anche come SINTAGMA VERBALE. Ma cosa significa? Il SINTAGMA è un concetto utile per dividere la frase e capire meglio il discorso e la conversazione. Osservate questa immagine:

c e g
  • Al posto tuo, prenderei un bel caffè per svegliarmi.
  • Amavo molto la musica classica quando ero piccolo, ora di meno.
  • Appena avuto il lavoro, Giuseppe festeggiò con tutti gli amici.
  • Ci vediamo domani alla mostra? Finalmente esporrò i miei quadri!
  • Cosa avrà letto Marco ieri? Conoscendo il tipo, sicuramente qualcosa di noioso.
  • Ho composto una canzone due anni fa, peccato non essere diventato famoso.
  • Ieri ho visto Maria e abbiamo parlato della scuola.
  • Ma quanto tempo ci vuole per vestirsi? Siamo in ritardo!

Questo dizionario comprende le 2000 parole del LESSICO FONDAMENTALE della lingua italiana. Puoi cercare per parola, oppure per categoria

  • a (prep. sempl.) (invar.)
    - La prima lettera dell'alfabeto italiano. Introduce diversi COMPLEMENTI come STATO IN LUOGO (es. Sto a casa oggi), oppure MOTO A LUOGO (es. Vado a casa)
  • abbandonàre (v. tr. -> abbandono - ho abbandonato - abbandonavo) (invar.)
    - Azione di lasciare qualcosa o qualcuno. (es. Abbandono volentieri questa casa)
  • abbassàre (v. tr. -> abbàsso - ho abbassato - abbassavo) (invar.)
    - L'azione di portare qualcosa in una posizione più bassa. (es. abbassa la testa perché urti alla porta)
  • abbastànza (avv. quant.) (invar.)
    - Completa un verbo e indica UNA QUANTITA' di quell'azione. (es. Ho lavorato abbastanza)
  • abbracciàre (v. tr. -> abbraccio - ho abbracciato - abbracciavo) (invar.)
    - Atto di circondare con la braccia qualcosa o qualcuno (es. Abbraccio la mia fidanzata)
  • abitàre (v. tr. -> àbito - ho abitato - abitavo) (invar.)
    - Azione di stare in un posto e rimanere lì stabilmente. (es. Abito in Germania da 10 anni)
  • àbito (sost.) (s. m.)
    - Sinonimo di VESTITO, che comprende sopra e sotto. (es. Hai un bellissimo abito da sera)
  • abituàre (v. tr. -> abìtuo - ho abituato - abituavo) (invar.)
    - Azione verso qualcuno, in modo da far diventare famigliare un'attività. (es. Abituo mio figlio alla musica anni '80)

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