Risposta multipla

Cosa vuol dire

ESSERE A CAVALLO?

essere sopra un cavallo imbizzarrito
essere in difficoltà
trovarsi in una situazione favorevole

I due verbi fondamentali!

Il verbo ESSERE si usa per esprimere stati duraturi nel tempo, per esempio si può dire: 'oggi sono felice'. Il verbo AVERE si usa per indicare possesso, infatti si dice: 'ho una maglietta fantastica'. Inoltre sono detti AUSILIARI perché aiutano altri verbi a formare i TEMPI COMPOSTI.

Per esempio, qui c'è un ragazzo che si chiama Giuseppe. Giuseppe sta sul divano e dice: 'SONO STANCO'. Perché dice questa frase?

c e g

Ecco uno schema per capire come usare ESSERE ed AVERE. Il verbo 'essere' si usa con gli aggettivi, mentre il verbo 'avere' si usa con i sostantivi.

c e g

Il verbo ESSERE è particolare in italiano, perché può avere anche funzione di 'còpula'. Cioè può 'unire' il soggetto a qualcosa che descrive lo stesso soggetto. In questo caso 'essere' non è indipendente e per avere un senso, chi parla deve dire tutta la frase. Per esempio se dico: 'il professore è', non ha senso. Devo finire la frase e dire: 'il professore è bravo'. Si parla in questo caso di PREDICATO NOMINALE. Ecco alcuni esempi:

  • La macchina è nuova

  • Amavo molto la musica classica quando ero piccolo, ora di meno.
  • Appena avuto il lavoro, Giuseppe festeggiò con tutti gli amici.
  • Cosa avrà letto Marco ieri? Conoscendo il tipo, sicuramente qualcosa di noioso.
  • Ho composto una canzone due anni fa, peccato non essere diventato famoso.
  • Ieri ho visto Maria e abbiamo parlato della scuola.
  • Ma quanto tempo ci vuole per vestirsi? Siamo in ritardo!
  • Mi sarei svegliato, ma qualcuno ha rubato la sveglia.
  • Mia madre aveva ragione al cento per cento, dovevo fare il medico!

Questo dizionario comprende le 2000 parole del LESSICO FONDAMENTALE della lingua italiana. Puoi cercare per parola, oppure per categoria

  • a (prep. sempl.) (invar.)
    - La prima lettera dell'alfabeto italiano. Introduce diversi COMPLEMENTI come STATO IN LUOGO (es. Sto a casa oggi), oppure MOTO A LUOGO (es. Vado a casa)
  • abbandonàre (v. tr. -> abbandono - ho abbandonato - abbandonavo) (invar.)
    - Azione di lasciare qualcosa o qualcuno. (es. Abbandono volentieri questa casa)
  • abbassàre (v. tr. -> abbàsso - ho abbassato - abbassavo) (invar.)
    - L'azione di portare qualcosa in una posizione più bassa. (es. abbassa la testa perché urti alla porta)
  • abbastànza (avv. quant.) (invar.)
    - Completa un verbo e indica UNA QUANTITA' di quell'azione. (es. Ho lavorato abbastanza)
  • abbracciàre (v. tr. -> abbraccio - ho abbracciato - abbracciavo) (invar.)
    - Atto di circondare con la braccia qualcosa o qualcuno (es. Abbraccio la mia fidanzata)
  • abitàre (v. tr. -> àbito - ho abitato - abitavo) (invar.)
    - Azione di stare in un posto e rimanere lì stabilmente. (es. Abito in Germania da 10 anni)
  • àbito (sost.) (s. m.)
    - Sinonimo di VESTITO, che comprende sopra e sotto. (es. Hai un bellissimo abito da sera)
  • abituàre (v. tr. -> abìtuo - ho abituato - abituavo) (invar.)
    - Azione verso qualcuno, in modo da far diventare famigliare un'attività. (es. Abituo mio figlio alla musica anni '80)

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