Indovina le lettere

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Transita, o non transita?

In italiano si usano i VERBI TRANSITIVI quando nella frase c'è un OGGETTO, che è fondamentale per il senso del verbo. Per esempio si può dire: 'io preparo una torta'. In questo caso 'la torta' è l'oggetto. Senza la parola 'torta', la frase non ha senso compiuto. Invece si usano i VERBI INTRANSITIVI quando l'oggetto non è essenziale per la frase. Per esempio si può dire: 'oggi vado al cinema'. In questo caso la parte 'al cinema' è opzionale, perché anche la frase: 'oggi vado' ha senso compiuto.

Osservate questa immagine. Qui c'è scritto: MARCO COMPRA UN BIGLIETTO. La frase senza la parola 'biglietto' non ha senso. Quindi 'comprare' è un VERBO TRANSITIVO. In questo caso l'azione 'transita' dal verbo all'oggetto.

c e g

Ecco uno schema con due verbi. Il primo è 'COMPRARE', verbo transitivo. Il secondo verbo è 'PARTIRE', verbo intransitivo. I verbi si coniugano con la radice (per esempio COMPR per il verbo 'comprare') e mettendo i vari suffissi (per esempio -O per la prima persona del verbo 'comprare').

c e g

I verbi transitivi e intransitivi 'predicano', cioè esprimono proprietà e caratteristiche del soggetto, e sono quindi indipendenti. Per questo si parla di PREDICATO VERBALE. In ogni caso però, il verbo ha bisogno di più informazioni che completano il senso, e questo è lo scopo dei COMPLEMENTI. Per esempio nelle due frasi:

  • Matteo è più alto di Lorenzo (il complemento 'di Lorenzo' è necessario, altrimenti la frase non ha senso)

  • Al posto tuo, prenderei un bel caffè per svegliarmi.
  • Amavo molto la musica classica quando ero piccolo, ora di meno.
  • Appena avuto il lavoro, Giuseppe festeggiò con tutti gli amici.
  • Ci vediamo domani alla mostra? Finalmente esporrò i miei quadri!
  • Cosa avrà letto Marco ieri? Conoscendo il tipo, sicuramente qualcosa di noioso.
  • Ho composto una canzone due anni fa, peccato non essere diventato famoso.
  • Ieri ho visto Maria e abbiamo parlato della scuola.
  • Ma quanto tempo ci vuole per vestirsi? Siamo in ritardo!

Questo dizionario comprende le 2000 parole del LESSICO FONDAMENTALE della lingua italiana. Puoi cercare per parola, oppure per categoria

  • a (prep. sempl.) (invar.)
    - La prima lettera dell'alfabeto italiano. Introduce diversi COMPLEMENTI come STATO IN LUOGO (es. Sto a casa oggi), oppure MOTO A LUOGO (es. Vado a casa)
  • abbandonàre (v. tr. -> abbandono - ho abbandonato - abbandonavo) (invar.)
    - Azione di lasciare qualcosa o qualcuno. (es. Abbandono volentieri questa casa)
  • abbassàre (v. tr. -> abbàsso - ho abbassato - abbassavo) (invar.)
    - L'azione di portare qualcosa in una posizione più bassa. (es. abbassa la testa perché urti alla porta)
  • abbastànza (avv. quant.) (invar.)
    - Completa un verbo e indica UNA QUANTITA' di quell'azione. (es. Ho lavorato abbastanza)
  • abbracciàre (v. tr. -> abbraccio - ho abbracciato - abbracciavo) (invar.)
    - Atto di circondare con la braccia qualcosa o qualcuno (es. Abbraccio la mia fidanzata)
  • abitàre (v. tr. -> àbito - ho abitato - abitavo) (invar.)
    - Azione di stare in un posto e rimanere lì stabilmente. (es. Abito in Germania da 10 anni)
  • àbito (sost.) (s. m.)
    - Sinonimo di VESTITO, che comprende sopra e sotto. (es. Hai un bellissimo abito da sera)
  • abituàre (v. tr. -> abìtuo - ho abituato - abituavo) (invar.)
    - Azione verso qualcuno, in modo da far diventare famigliare un'attività. (es. Abituo mio figlio alla musica anni '80)

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