Risposta multipla

La

COMPLICITA'

è:

la sorella del còmplice
l'azione di aiutare qualcuno
rubare i soldi a qualcuno

Chiamato anche: lo zingaro!

In italiano L'ACCENTO non è sempre nello stesso punto, e si scrive solo in alcuni casi.

In italiano, L'ACCENTO si usa per far diventare il suono della sillaba più forte, per questo poi la sillaba si chiama: SILLABA TONICA. L'accento quindi da una sonorità APERTA o CHIUSA, e in base a questo l'accento può essere:

  • 'ACUTO': che dà un SUONO CHIUSO alla sillaba, e si trova sulle vocali 'E' ed 'O'. Alcune parole con accento acuto sono: mése, cómpito, giórno.

In italiano si usa L'ACCENTO GRAFICO per capire se la sillaba è 'chiusa' oppure 'aperta'. Questo accento E' OBBLIGATORIO quando:

  • L'accento sta sull'ultima sillaba e ci sono più sillabe. Per esempio nella parola: città, povertà, caffè e così via.

In italiano, le parole hanno un nome in base alla sillaba sulla quale cade l’accento. Quindi le parole sono:

  • 'TRONCHE': quando l’accento cade sull’ultima sillaba. Per esempio sono 'parole tronche': caffè, oscurità, così, giacché, perché, abilità, eccetera.

  • Ci sono i Buskers quì. Sono i musicisti da strada!
  • Domani c'è la maturità. Sinceramente sono un po' teso.
  • Giuseppe va nei pub ogni sera perché ama la birra.
  • Ho un comò molto vecchio, però e ancora bello.
  • I miei amici non usano l'ascensore perché abitano al primo piano.
  • Mario non esce perché ha la febbre.
  • Mi piacciono le camicie perché sono eleganti.
  • Mi piace molto il paté di olive, soprattutto come contorno.

Questo dizionario comprende le 2000 parole del LESSICO FONDAMENTALE della lingua italiana. Puoi cercare per parola, oppure per categoria

  • a (prep. sempl.) (invar.)
    - La prima lettera dell'alfabeto italiano. Introduce diversi COMPLEMENTI come STATO IN LUOGO (es. Sto a casa oggi), oppure MOTO A LUOGO (es. Vado a casa)
  • abbandonàre (v. tr. -> abbandono - ho abbandonato - abbandonavo) (invar.)
    - Azione di lasciare qualcosa o qualcuno. (es. Abbandono volentieri questa casa)
  • abbassàre (v. tr. -> abbàsso - ho abbassato - abbassavo) (invar.)
    - L'azione di portare qualcosa in una posizione più bassa. (es. abbassa la testa perché urti alla porta)
  • abbastànza (avv. quant.) (invar.)
    - Completa un verbo e indica UNA QUANTITA' di quell'azione. (es. Ho lavorato abbastanza)
  • abbracciàre (v. tr. -> abbraccio - ho abbracciato - abbracciavo) (invar.)
    - Atto di circondare con la braccia qualcosa o qualcuno (es. Abbraccio la mia fidanzata)
  • abitàre (v. tr. -> àbito - ho abitato - abitavo) (invar.)
    - Azione di stare in un posto e rimanere lì stabilmente. (es. Abito in Germania da 10 anni)
  • àbito (sost.) (s. m.)
    - Sinonimo di VESTITO, che comprende sopra e sotto. (es. Hai un bellissimo abito da sera)
  • abituàre (v. tr. -> abìtuo - ho abituato - abituavo) (invar.)
    - Azione verso qualcuno, in modo da far diventare famigliare un'attività. (es. Abituo mio figlio alla musica anni '80)

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