Risposta multipla

Cosa vuol dire

CHE ROBA!

una frase interrogativa
un'espressione esclamativa di meraviglia
un'espressione esclamativa per esprimere dubbio.

Come fare domande o esclamazioni?

Gli AGGETTIVI INTERROGATIVI permettono di fare una domanda che riguarda un oggetto della realtà. Per esempio si può dire: 'QUALE pentola vuoi?'. GLI ESCLAMATIVI invece, consentono di esprimere con forza qualcosa che riguarda il nome. Per esempio, si può dire: 'bella QUELLA pentola!'

Per esempio nella foto qui sotto ci sono molti cellulari. Marco vede lo scaffale e dice: 'quanti cellulari ci sono?'. In questo caso Marco usa QUANTI per fare una domanda, ma QUANTI si riferisce al nome e quindi è un AGGETTIVO INTERROGATIVO. In questo caso i cellulari sono sei.

c e g

Gli AGGETTI INTERROGATIVI ed ESCLAMATIVI sono gli stessi. Quindi per capire se una frase è una domanda o un'esclamazione, l'italiano usa L'INTONAZIONE. Questi aggettivi sono a volte VARIABILI e a volte INVARIABILI. Ecco uno schema per capire meglio:

c e g

Una cosa importante da capire è che spesso molti tipi di AGGETTIVI corrispondo a PRONOMI. Ma la differenza è che GLI AGGETTIVI NON SOSTITUISCONO IL NOME! Quindi in sintesi:

  • Gli AGGETTIVI completano il nome e si riferiscono sempre al nome. Per esempio si dice: 'quanti ragazzi ci sono in pizzeria?'. La parola QUANTI si riferisce a 'ragazzi', quindi è un aggettivo.

  • Che cestino enorme! Può contenere almeno dieci ombrelli.
  • Che danno! Oggi è caduto il computer e si è rotto.
  • Che film vediamo oggi? Sono stufo di leggere.
  • Che libri ti piacciono? A me, quelli di avventura.
  • Che palestra! Ci sono almeno 60 attrezzi per fare pesi.
  • Che ragazzo assurdo! Esce con gli occhiali da sole quando ci sono 2 gradi.
  • Che ristorante! Quante stelle ha?
  • Conosco solamente persone che abitano al decimo piano. Possibile?

Questo dizionario comprende le 2000 parole del LESSICO FONDAMENTALE della lingua italiana. Puoi cercare per parola, oppure per categoria

  • a (prep. sempl.) (invar.)
    - La prima lettera dell'alfabeto italiano. Introduce diversi COMPLEMENTI come STATO IN LUOGO (es. Sto a casa oggi), oppure MOTO A LUOGO (es. Vado a casa)
  • abbandonàre (v. tr. -> abbandono - ho abbandonato - abbandonavo) (invar.)
    - Azione di lasciare qualcosa o qualcuno. (es. Abbandono volentieri questa casa)
  • abbassàre (v. tr. -> abbàsso - ho abbassato - abbassavo) (invar.)
    - L'azione di portare qualcosa in una posizione più bassa. (es. abbassa la testa perché urti alla porta)
  • abbastànza (avv. quant.) (invar.)
    - Completa un verbo e indica UNA QUANTITA' di quell'azione. (es. Ho lavorato abbastanza)
  • abbracciàre (v. tr. -> abbraccio - ho abbracciato - abbracciavo) (invar.)
    - Atto di circondare con la braccia qualcosa o qualcuno (es. Abbraccio la mia fidanzata)
  • abitàre (v. tr. -> àbito - ho abitato - abitavo) (invar.)
    - Azione di stare in un posto e rimanere lì stabilmente. (es. Abito in Germania da 10 anni)
  • àbito (sost.) (s. m.)
    - Sinonimo di VESTITO, che comprende sopra e sotto. (es. Hai un bellissimo abito da sera)
  • abituàre (v. tr. -> abìtuo - ho abituato - abituavo) (invar.)
    - Azione verso qualcuno, in modo da far diventare famigliare un'attività. (es. Abituo mio figlio alla musica anni '80)

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