Risposta multipla

Cosa vuol dire

UN'ACCOZZAGLIA?

tante cozze vicine tra loro
un nome derivato e collettivo
un nome derivato e individuale

Oggetti indivisibili o divisibili

I SOSTANTIVI PRIMITIVI non derivano da nessun altro nome, quindi non si possono dividere. Mentre i SOSTANTIVI DERIVATI si formano dai nomi primitivi più qualcos'altro. Per esempio, non si può dividere la parola PISTOLA, mentre la parola PISTOLERO è un nome derivato, perché si forma con il nome PISTOLA, più -ERO.

Qui in questa immagine c'è un esempio di SOSTANTIVO PRIMITIVO e di SOSTANTIVO DERIVATO. Sapete dire qual è il sostantivo primitivo, e quale quello derivato?

c e g

I SOSTANTIVI PRIMITIVI e DERIVATI seguono anche loro il GENERE e NUMERO, e sono molto legati tra loro. Infatti i nomi derivati sono una variante di quelli primitivi, e quindi c'è una trasformazione da un nome ad un altro, ma con un significato simile. La regola è mettere dei SUFFISSI che segnalano questa trasformazione. Ecco alcuni esempi:

  • 'BRACCIO': che può formare BRACCIOLO. Il 'BRACCIOLO' è una parte del treno dove si poggia il braccio, mentre il 'BRACCIO' è una parte del corpo. Da notare che per la trasformazione si usa il SUFFISSO "-OL-".

Un'altra classificazione è quella dei SOSTANTIVI ALTERATI e COMPOSTI, ma questi seguono il principio dell'alterazione. Quindi si usa il DIMINUTIVO, L'ACCRESCITIVO, il VEZZEGGIATIVO o il PEGGIORATIVO. Oppure si 'combinano' più parole per formare una nuova parola. Quindi:

  • nel SOSTANTIVO ALTERATO si usano le alterazioni per modificare di un po' il senso della parola. Per esempio, si può dire: 'leggo una paginetta, e poi esco'. Oppure ancora, 'Mamma mia, questa è davvero una giornataccia!'.

  • Colleziono le figurine dei calciatori. Ogni giorno compro molte bustine.
  • Devo andare in piscina perché ho bisogno di fare sport.
  • Domani vado al mercato perché ci sono molti ortaggi freschi.
  • Fabrizio De André ha detto: 'La solitudine porta a nuove forme di libertà'. Cosa significa?!
  • Ho quattro ventagli. Uno viene dalla Cina ed è pieno di colori.
  • Il basket è uno sport bello, però è troppo fisico.
  • In portineria fa un freddo boia. Perché non accendono il riscaldamento?
  • La Feltrinelli è una libreria molto fornita.

Questo dizionario comprende le 2000 parole del LESSICO FONDAMENTALE della lingua italiana. Puoi cercare per parola, oppure per categoria

  • a (prep. sempl.) (invar.)
    - La prima lettera dell'alfabeto italiano. Introduce diversi COMPLEMENTI come STATO IN LUOGO (es. Sto a casa oggi), oppure MOTO A LUOGO (es. Vado a casa)
  • abbandonàre (v. tr. -> abbandono - ho abbandonato - abbandonavo) (invar.)
    - Azione di lasciare qualcosa o qualcuno. (es. Abbandono volentieri questa casa)
  • abbassàre (v. tr. -> abbàsso - ho abbassato - abbassavo) (invar.)
    - L'azione di portare qualcosa in una posizione più bassa. (es. abbassa la testa perché urti alla porta)
  • abbastànza (avv. quant.) (invar.)
    - Completa un verbo e indica UNA QUANTITA' di quell'azione. (es. Ho lavorato abbastanza)
  • abbracciàre (v. tr. -> abbraccio - ho abbracciato - abbracciavo) (invar.)
    - Atto di circondare con la braccia qualcosa o qualcuno (es. Abbraccio la mia fidanzata)
  • abitàre (v. tr. -> àbito - ho abitato - abitavo) (invar.)
    - Azione di stare in un posto e rimanere lì stabilmente. (es. Abito in Germania da 10 anni)
  • àbito (sost.) (s. m.)
    - Sinonimo di VESTITO, che comprende sopra e sotto. (es. Hai un bellissimo abito da sera)
  • abituàre (v. tr. -> abìtuo - ho abituato - abituavo) (invar.)
    - Azione verso qualcuno, in modo da far diventare famigliare un'attività. (es. Abituo mio figlio alla musica anni '80)

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