Sostantivo

Cioè un oggetto del mondo, qualcosa che esiste nella realtà o nella fantasia. I sostantivi hanno diverse classificazioni e rimandano a concetti nel mondo. Se hanno un carattere unico e distintivo si scrivono con la lettere maiuscola, come per una città o per una persona. Poi possono avere una natura concreta oppure immateriale, come per esempio la parola 'possibilità'. Infine possono avere anche un carattere plurale e indicare un gruppo come per esempio la parola 'gregge' che è singolare, ma che indica un gruppo di pecore

Indovina le lettere

Indizio: un gruppo di persone

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Tante cose in una parola... oppure no.

Il SOSTANTIVO COLLETTIVO è una parola che indica tanti oggetti, mentre il SOSTANTIVO INDIVIDUALE indica un solo oggetto. Per esempio, la parola PERSONA è un sostantivo individuale perché indica un uomo o una donna, mentre FOLLA è collettivo perché indica più persone.

Il NOME COLLETTIVO quindi indica con una parola più oggetti dello stesso tipo (CLASSE). Per esempio osservate questo esempio:

c e g

I NOMI INDIVIDUALI e COLLETTIVI seguono il GENERE e il NUMERO, ma non sempre! Perché i nomi collettivi (per la loro natura) a volte non hanno il plurale, perché lo sono già. E' il caso della parola 'PUBBLICO' oppure 'FOLLA'. Altri invece hanno il plurale ed è il caso di 'FORESTA' oppure 'SCOLARESCA'. Come per i nomi concreti e astratti, questi sostantivi possono formarsi da altre parole, per esempio possono venire da verbi. Per esempio:

  • 'PUBBLICO': che deriva da 'pubblicare', che vuol dire far conoscere qualcosa alle altre persone usando la stampa.

In questi siti si possono trovare approfondimenti su questi tipi di sostantivi:

  • Bloccano il traffico perché c'è una mandria di mucche.
  • C'è la banda in città. E ci sono anche le coriste.
  • C'è uno sciame di api. Dobbiamo andare via dalla strada.
  • Ci sono troppi adolescenti per la città. Qualcosa non va.
  • Domani vado a Istanbul. Spedisco sicuramente qualche cartolina.
  • Fa un caldo terribile. Andiamo sotto l'albero, ho bisogno di ombra.
  • Giochiamo a carte, va bene una bella briscola?
  • Guarda il coro della chiesa! Tutti sono intonati!

Questo dizionario comprende le 2000 parole del LESSICO FONDAMENTALE della lingua italiana. Puoi cercare per parola, oppure per categoria

  • a (prep. sempl.) (invar.)
    - La prima lettera dell'alfabeto italiano. Introduce diversi COMPLEMENTI come STATO IN LUOGO (es. Sto a casa oggi), oppure MOTO A LUOGO (es. Vado a casa)
  • abbandonàre (v. tr. -> abbandono - ho abbandonato - abbandonavo) (invar.)
    - Azione di lasciare qualcosa o qualcuno. (es. Abbandono volentieri questa casa)
  • abbassàre (v. tr. -> abbàsso - ho abbassato - abbassavo) (invar.)
    - L'azione di portare qualcosa in una posizione più bassa. (es. abbassa la testa perché urti alla porta)
  • abbastànza (avv. quant.) (invar.)
    - Completa un verbo e indica UNA QUANTITA' di quell'azione. (es. Ho lavorato abbastanza)
  • abbracciàre (v. tr. -> abbraccio - ho abbracciato - abbracciavo) (invar.)
    - Atto di circondare con la braccia qualcosa o qualcuno (es. Abbraccio la mia fidanzata)
  • abitàre (v. tr. -> àbito - ho abitato - abitavo) (invar.)
    - Azione di stare in un posto e rimanere lì stabilmente. (es. Abito in Germania da 10 anni)
  • àbito (sost.) (s. m.)
    - Sinonimo di VESTITO, che comprende sopra e sotto. (es. Hai un bellissimo abito da sera)
  • abituàre (v. tr. -> abìtuo - ho abituato - abituavo) (invar.)
    - Azione verso qualcuno, in modo da far diventare famigliare un'attività. (es. Abituo mio figlio alla musica anni '80)

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