Sostantivo

Cioè un oggetto del mondo, qualcosa che esiste nella realtà o nella fantasia. I sostantivi hanno diverse classificazioni e rimandano a concetti nel mondo. Se hanno un carattere unico e distintivo si scrivono con la lettere maiuscola, come per una città o per una persona. Poi possono avere una natura concreta oppure immateriale, come per esempio la parola 'possibilità'. Infine possono avere anche un carattere plurale e indicare un gruppo come per esempio la parola 'gregge' che è singolare, ma che indica un gruppo di pecore

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Cose che si toccano... oppure no!

I SOSTANTIVI CONCRETI si usano per indicare un insieme di cose che si possono toccare, mentre i SOSTANTIVI ASTRATTI sono quelli che non hanno materia. Per esempio, la parola 'CASA' è un sostantivo concreto, mentre 'FANTASIA' è astratto.

I NOMI CONCRETI si usano per indicare un oggetto che si può percepire con i sensi, e quindi con la vista, l'udito, l'olfatto e il tatto. I NOMI ASTRATTI invece, indicano emozioni, idee o sentimenti. Ecco un esempio con un'immagine:

c e g

I NOMI CONCRETI e ASTRATTI possono formarsi da AGGETTIVI, questo perché l'italiano è una lingua molto morfologica. Il cambiamento è possibile grazie a diversi SUFFISSI. I più frequenti sono -ITA' ed -EZZA. Ma ci sono anche -IZIA, -ISMO ed -ENZA. Quindi, partendo da aggettivi, si possono creare sostantivi con questi suffissi:

  • '-ITA': quindi parole come ATTUALITA' che deriva da 'attuale', o BANALITA' da 'banale'. Oppure NOVITA' che viene da 'nuovo'.

In questi siti si possono trovare approfondimenti su questi tipi di sostantivi:

  • Ciao! Sono contento di vederti. Prendiamo un caffè insieme?
  • Devo comprare ago e filo. Devo cucire i pantaloni.
  • Giochiamo a carte, va bene una bella briscola?
  • Gli orsi mi piacciono, ma sono un po' pericolosi, no?
  • Ho bisogno di calma per finire questo libro di Umberto Eco.
  • Il vuoto è una sensazione strana. Molta gente ha paura del vuoto.
  • In questa casa c'è solitudine! Ho bisogno di fare una cena con i miei amici.
  • L'intelligenza è importante. Ci vuole intelligenza nella vita.

Questo dizionario comprende le 2000 parole del LESSICO FONDAMENTALE della lingua italiana. Puoi cercare per parola, oppure per categoria

  • a (prep. sempl.) (invar.)
    - La prima lettera dell'alfabeto italiano. Introduce diversi COMPLEMENTI come STATO IN LUOGO (es. Sto a casa oggi), oppure MOTO A LUOGO (es. Vado a casa)
  • abbandonàre (v. tr. -> abbandono - ho abbandonato - abbandonavo) (invar.)
    - Azione di lasciare qualcosa o qualcuno. (es. Abbandono volentieri questa casa)
  • abbassàre (v. tr. -> abbàsso - ho abbassato - abbassavo) (invar.)
    - L'azione di portare qualcosa in una posizione più bassa. (es. abbassa la testa perché urti alla porta)
  • abbastànza (avv. quant.) (invar.)
    - Completa un verbo e indica UNA QUANTITA' di quell'azione. (es. Ho lavorato abbastanza)
  • abbracciàre (v. tr. -> abbraccio - ho abbracciato - abbracciavo) (invar.)
    - Atto di circondare con la braccia qualcosa o qualcuno (es. Abbraccio la mia fidanzata)
  • abitàre (v. tr. -> àbito - ho abitato - abitavo) (invar.)
    - Azione di stare in un posto e rimanere lì stabilmente. (es. Abito in Germania da 10 anni)
  • àbito (sost.) (s. m.)
    - Sinonimo di VESTITO, che comprende sopra e sotto. (es. Hai un bellissimo abito da sera)
  • abituàre (v. tr. -> abìtuo - ho abituato - abituavo) (invar.)
    - Azione verso qualcuno, in modo da far diventare famigliare un'attività. (es. Abituo mio figlio alla musica anni '80)

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