Risposta multipla

Il RAGAZZETTO

è:

un ragazzo maleducato
un ragazzo basso in altezza
un sinonimo di ragazzino

Come modificare una parola?

Una parola si può modificare con un AFFISSO, in modo da formare una ALTERAZIONE, cioè una parola un po' diversa da quella precedente. Per esempio, partendo dalla parola 'RAGAZZO', si può formare la parola 'RAGAZZINO' che è appunto un'alterazione chiamata DIMINUTIVO.

Guardate questa foto qui sotto. C'è un ragazzo, ma questo ragazzo può 'cambiare', cioè si possono usare le ALTERAZIONI per modificare le caratteristiche del ragazzo. Ma come?

c e g

Come per gli affissi, anche le alterazioni hanno una posizione. Tutte SI METTONO ALLA FINE DELLA PAROLA senza nessuna eccezione.

Le ALTERAZIONI in realtà fanno parte di un insieme più grande. In italiano ci sono altri processi per modificare le caratteristiche di una parola. Alcuni sono:

  • 'CONVERSIONE': cioè cambiare una parola senza fare nessun cambiamento. Per esempio l'aggettivo 'vecchio', può diventare 'il vecchio', cioè una persona non giovane. Oppure il participio passato 'coperto', può diventare 'il coperto', che è quello che si deve pagare al ristorante quando ci si siede.

Scrivi una PAROLA e vedi se esistono ALTERAZIONI negli esempi. Se esistono, compariranno in grassetto.

  • Abbiamo bisogno di importare i frutti della passione dal Sudamerica.
  • Adesso rifaccio la stanza, perché è davvero un casino.
  • Ci vuole un bicchierino di limoncello, perché qui fa proprio freddo.
  • Correre fa bene! Ogni mattina corro per tre ore.
  • Ha un gattone fantastico, pieno di peli e molto soffice.
  • Hai il telefonino? Devo richiamare mio padre
  • Hai visto Marcuccio? Ha una giacchetta niente male!
  • Il cibo precotto è orribile. Oggi facciamo la pizza. Anzi, due pizze!

Questo dizionario comprende le 2000 parole del LESSICO FONDAMENTALE della lingua italiana. Puoi cercare per parola, oppure per categoria

  • a (prep. sempl.) (invar.)
    - La prima lettera dell'alfabeto italiano. Introduce diversi COMPLEMENTI come STATO IN LUOGO (es. Sto a casa oggi), oppure MOTO A LUOGO (es. Vado a casa)
  • abbandonàre (v. tr. -> abbandono - ho abbandonato - abbandonavo) (invar.)
    - Azione di lasciare qualcosa o qualcuno. (es. Abbandono volentieri questa casa)
  • abbassàre (v. tr. -> abbàsso - ho abbassato - abbassavo) (invar.)
    - L'azione di portare qualcosa in una posizione più bassa. (es. abbassa la testa perché urti alla porta)
  • abbastànza (avv. quant.) (invar.)
    - Completa un verbo e indica UNA QUANTITA' di quell'azione. (es. Ho lavorato abbastanza)
  • abbracciàre (v. tr. -> abbraccio - ho abbracciato - abbracciavo) (invar.)
    - Atto di circondare con la braccia qualcosa o qualcuno (es. Abbraccio la mia fidanzata)
  • abitàre (v. tr. -> àbito - ho abitato - abitavo) (invar.)
    - Azione di stare in un posto e rimanere lì stabilmente. (es. Abito in Germania da 10 anni)
  • àbito (sost.) (s. m.)
    - Sinonimo di VESTITO, che comprende sopra e sotto. (es. Hai un bellissimo abito da sera)
  • abituàre (v. tr. -> abìtuo - ho abituato - abituavo) (invar.)
    - Azione verso qualcuno, in modo da far diventare famigliare un'attività. (es. Abituo mio figlio alla musica anni '80)

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