Risposta multipla

Nella frase:

ODDIO PIOVE! ED E' PEGGIO DI IERI

la parola 'PEGGIO' è:

Il comparativo di un aggettivo
Il comparativo di un avverbio
Il comparativo di un verbo

Gianni invece, è meno bravo di te.

Il COMPARATIVO DI MINORANZA serve per paragonare due sostantivi per mezzo di un aggettivo. Per creare questa struttura si usa l'avverbio MENO prima dell'aggettivo, e dopo l'aggettivo si mette la preposizione 'DI'. Per esempio si può dire: 'Questo ragazzo è meno bravo di Gianni'.

Guardate questa immagine. C'è un uomo che pensa a due cose: a stare fermo e a correre. Che rapporto crea la struttura: 'MENO FATICOSO CHE'?

c e g

Il COMPARATIVO DI MINORANZA si forma spesso con un AGGETTIVO QUALIFICATIVO. Per esempio posso dire: 'sono meno impegnato di Luca'. Però posso dire anche: 'ero meno impegnato prima dell'estate'. Per capire la struttura di questo tipo di frasi, guardate lo schema qui sotto:

c e g

Un COMPARATIVO particolare è quello che finisce con '-IORE'. Possono essere comparativi di minoranza e maggioranza. Ecco uno schema con alcuni di questi comparativi con degli esempi:

c e g

  • A scuola l'educazione fisica ha minore importanza dell'italiano.
  • Hai più soldi di me, ma io ho meno paura di essere derubato.
  • In questa torta c'è meno zucchero del normale. Così è più salutare.
  • Marisa parla più piano di me, praticamente è una lumaca.
  • Mi sveglio meno tardi di te perché metto la sveglia.
  • Mio figlio ha meno giocattoli del tuo, ma è felice lo stesso.
  • Qui i maglioni costano meno che ad Armani, però sono buoni quanto quelli di Armani.
  • Sicuramente qui c'è meno vita che a Parigi. Però Parigi è un bordello!

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  • a (prep. sempl.) (invar.)
    - La prima lettera dell'alfabeto italiano. Introduce diversi COMPLEMENTI come STATO IN LUOGO (es. Sto a casa oggi), oppure MOTO A LUOGO (es. Vado a casa)
  • abbandonàre (v. tr. -> abbandono - ho abbandonato - abbandonavo) (invar.)
    - Azione di lasciare qualcosa o qualcuno. (es. Abbandono volentieri questa casa)
  • abbassàre (v. tr. -> abbàsso - ho abbassato - abbassavo) (invar.)
    - L'azione di portare qualcosa in una posizione più bassa. (es. abbassa la testa perché urti alla porta)
  • abbastànza (avv. quant.) (invar.)
    - Completa un verbo e indica UNA QUANTITA' di quell'azione. (es. Ho lavorato abbastanza)
  • abbracciàre (v. tr. -> abbraccio - ho abbracciato - abbracciavo) (invar.)
    - Atto di circondare con la braccia qualcosa o qualcuno (es. Abbraccio la mia fidanzata)
  • abitàre (v. tr. -> àbito - ho abitato - abitavo) (invar.)
    - Azione di stare in un posto e rimanere lì stabilmente. (es. Abito in Germania da 10 anni)
  • àbito (sost.) (s. m.)
    - Sinonimo di VESTITO, che comprende sopra e sotto. (es. Hai un bellissimo abito da sera)
  • abituàre (v. tr. -> abìtuo - ho abituato - abituavo) (invar.)
    - Azione verso qualcuno, in modo da far diventare famigliare un'attività. (es. Abituo mio figlio alla musica anni '80)

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