Risposta multipla

La FRASE GIUSTA

è:

c'è delle aranciata sul tavolo
c'è dell aranciata sul tavolo
c'è dell'aranciata sul tavolo

Indicare una quantità imprecisa!

Il PARTITIVO indica una quantità di oggetti, quindi più di uno, ma senza indicare un numero preciso. Per esempio, posso dire: 'ho DEI barattoli'. In questo caso dico di avere molti barattoli, ma non dico precisamente quanti sono.

In questo caso ci sono tanti libri sulla sedia e 'Linda' usa le parole: 'DEI LIBRI'. Ma perché dice: DEI LIBRI?

c e g

Di seguito ci sono gli ARTICOLI PARTITIVI, che in italiano hanno GENERE e NUMERO. In pratica si usa la preposizione DI ARTICOLO DETERMINATIVO. Questa unione avviene anche con le PREPOSIZIONI ARTICOLATE che vedremo più avanti.

c e g

In italiano diciamo DEL CIBO perché la parola 'cibo' non si può dividere, ovvero non esiste il plurale. In questo caso si parla di SOSTANTIVO NON NUMERABILE. Ci sono SOSTANTIVI che si possono contare, ma anche altri che non si possono contare. In sintesi, ci sono:

  • 'SOSTANTIVI NUMERABILI': cioè oggetti che si possono contare. In questo caso il partitivo sarà plurale. Per esempio la parola 'vestito' si trasforma in 'vestiti' al plurale. Quindi si può dire: 'voglio DEI vestiti'. Con ARTICOLO PARTITIVO PLURALE uguale a DEI.

  • C'è del gelato in frigo. Due vaschette e qualche ghiacciolo.
  • C'è del pane sul tavolo. E' tuo?
  • C'è dell'aceto? L'insalata senza aceto è immangiabile.
  • C'è dell'anima in questa poesia. Chi è l'autore?
  • C'è della frutta sul tavolo, ma purtroppo è andata a male.
  • Ci sono degli alberi molto alti in questa foresta.
  • Ci sono un po' di fragole nel giardino.
  • Hai dello spago? Devo legare le cime della barca.

Questo dizionario comprende le 2000 parole del LESSICO FONDAMENTALE della lingua italiana. Puoi cercare per parola, oppure per categoria

  • a (prep. sempl.) (invar.)
    - La prima lettera dell'alfabeto italiano. Introduce diversi COMPLEMENTI come STATO IN LUOGO (es. Sto a casa oggi), oppure MOTO A LUOGO (es. Vado a casa)
  • abbandonàre (v. tr. -> abbandono - ho abbandonato - abbandonavo) (invar.)
    - Azione di lasciare qualcosa o qualcuno. (es. Abbandono volentieri questa casa)
  • abbassàre (v. tr. -> abbàsso - ho abbassato - abbassavo) (invar.)
    - L'azione di portare qualcosa in una posizione più bassa. (es. abbassa la testa perché urti alla porta)
  • abbastànza (avv. quant.) (invar.)
    - Completa un verbo e indica UNA QUANTITA' di quell'azione. (es. Ho lavorato abbastanza)
  • abbracciàre (v. tr. -> abbraccio - ho abbracciato - abbracciavo) (invar.)
    - Atto di circondare con la braccia qualcosa o qualcuno (es. Abbraccio la mia fidanzata)
  • abitàre (v. tr. -> àbito - ho abitato - abitavo) (invar.)
    - Azione di stare in un posto e rimanere lì stabilmente. (es. Abito in Germania da 10 anni)
  • àbito (sost.) (s. m.)
    - Sinonimo di VESTITO, che comprende sopra e sotto. (es. Hai un bellissimo abito da sera)
  • abituàre (v. tr. -> abìtuo - ho abituato - abituavo) (invar.)
    - Azione verso qualcuno, in modo da far diventare famigliare un'attività. (es. Abituo mio figlio alla musica anni '80)

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