Risposta multipla

La

BRAVATA

è:

una macchina italiana del Novecento
una persona davvero bravissima
un'azione esagerata e senza raziocinio

La lingua è come: I LEGO!

La DESINENZA è l'elemento finale di una parola e cambia. Si dice quindi che è una PARTE VARIABILE del discorso. La RADICE è invece la parte iniziale della parola e non cambia, quindi è INVARIABILE. Entrambe sono MORFEMI, e il morfema è la parte minima di una parola, e ogni parte ha un significato.

Ma perché i lego? Perché LA LINGUA SI COSTRUISCE, e ogni parte ha un significato come nella foto qui sotto.

c e g

Non ci sono regole particolari, è solamente importante il POSIZIONAMENTO. Perché:

  • la RADICE si trova all'inizio della parola e corrisponde al primo MORFEMA. La radice quindi, è legata al SIGNIFICATO della parola e rappresenta un concetto.

Riguardo la RADICE è importante capire che è la parte che determina il significato della parola, e quindi rimanda all'origine della parola (ETIMOLOGIA). Per esempio la parola 'università' ha come radice 'univers', che deriva dal latino 'universĭtas' che vuol dire 'totalità'. Per ulteriori approfondimenti si può visitare questo sito:


Scrivi una PAROLA e vedi se esistono RADICI o DESINENZE. Se esistono, compariranno in grassetto.

  • Abbiamo bisogno di importare i frutti della passione dal Sudamerica.
  • Adesso rifaccio la stanza, perché è davvero un casino.
  • Ci vuole un bicchierino di limoncello, perché qui fa proprio freddo.
  • Correre fa bene! Ogni mattina corro per tre ore.
  • Ha un gattone fantastico, pieno di peli e molto soffice.
  • Hai il telefonino? Devo richiamare mio padre
  • Hai visto Marcuccio? Ha una giacchetta niente male!
  • Il cibo precotto è orribile. Oggi facciamo la pizza. Anzi, due pizze!

Questo dizionario comprende le 2000 parole del LESSICO FONDAMENTALE della lingua italiana. Puoi cercare per parola, oppure per categoria

  • a (prep. sempl.) (invar.)
    - La prima lettera dell'alfabeto italiano. Introduce diversi COMPLEMENTI come STATO IN LUOGO (es. Sto a casa oggi), oppure MOTO A LUOGO (es. Vado a casa)
  • abbandonàre (v. tr. -> abbandono - ho abbandonato - abbandonavo) (invar.)
    - Azione di lasciare qualcosa o qualcuno. (es. Abbandono volentieri questa casa)
  • abbassàre (v. tr. -> abbàsso - ho abbassato - abbassavo) (invar.)
    - L'azione di portare qualcosa in una posizione più bassa. (es. abbassa la testa perché urti alla porta)
  • abbastànza (avv. quant.) (invar.)
    - Completa un verbo e indica UNA QUANTITA' di quell'azione. (es. Ho lavorato abbastanza)
  • abbracciàre (v. tr. -> abbraccio - ho abbracciato - abbracciavo) (invar.)
    - Atto di circondare con la braccia qualcosa o qualcuno (es. Abbraccio la mia fidanzata)
  • abitàre (v. tr. -> àbito - ho abitato - abitavo) (invar.)
    - Azione di stare in un posto e rimanere lì stabilmente. (es. Abito in Germania da 10 anni)
  • àbito (sost.) (s. m.)
    - Sinonimo di VESTITO, che comprende sopra e sotto. (es. Hai un bellissimo abito da sera)
  • abituàre (v. tr. -> abìtuo - ho abituato - abituavo) (invar.)
    - Azione verso qualcuno, in modo da far diventare famigliare un'attività. (es. Abituo mio figlio alla musica anni '80)

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