Avverbio

Completa l'azione del verbo oppure il valore dell'aggettivo. Questa parte del discorso serve per completare il senso del verbo oppure dell'aggettivo, e può dare caratteristiche modali, quantitative, spaziali o temporali. Per esempio posso dire: 'vado SPESSO al cinema'. Oppure, 'domani vado CERTAMENTE al mare'. La caratteristica degli avverbi e che non sono declinabili e quindi restano sempre così come sono! Semplice, no?

Risposta multipla

Cosa vuol dire

VADO PIANO?

vado da qualche parte
vado lentamente
vado di fretta

Nuovo gioco Soluzione quiz

In che modo fai qualcosa?

L'AVVERBIO DI MODO è una parte invariabile della frase e serve per dire COME avviene un'azione. Per esempio si può dire: 'vado DI FRETTA'. Molto spesso gli avverbi sono fatti da più parole, e quindi sono 'locuzioni'.

Osservate l'immagine qui sotto. In CHE MODO Giulio tratta il cane?

c e g

Gli avverbi sono INVARIABILI e si formano con il suffisso -MENTE alla fine di un aggettivo. Considerando anche la 'negazione', la frase ha questa struttura:

c e g

Gli AVVERBI DI MODO (come anche gli altri avverbi) a volte si formano con più di una parola. Proprio adesso ho detto 'A VOLTE', che è appunto un'avverbio di tempo. Quindi gli avverbi si possono formare anche con preposizioni, nomi e aggettivi combinati tra di loro, e in questo caso si chiamano LOCUZIONI AVVERBIALI. Ecco uno schema che chiarisce il concetto:

c e g
  • Andavo in bicicletta, e improvvisamente ha piovuto. Che sfiga!
  • C'è una forchetta sotto il tavolo! Devo fare ordine assolutamente.
  • Ci sono briciole dappertutto! Tieni la cucina molto male.
  • Di solito studio fino a tardi, ma oggi mi sento un po' stanco.
  • Difficilmente comprerò un computer perché ho guadagnato poco.
  • Forse oggi vado al mare, con la macchina arrivo facilmente.
  • Gioco molto con il mio bambino, spesso camminiamo a gattoni.
  • Ho passato l'esame facilmente perché ho studiato sempre ogni giorno.

Questo dizionario comprende le 2000 parole del LESSICO FONDAMENTALE della lingua italiana. Puoi cercare per parola, oppure per categoria

  • a (prep. sempl.) (invar.)
    - La prima lettera dell'alfabeto italiano. Introduce diversi COMPLEMENTI come STATO IN LUOGO (es. Sto a casa oggi), oppure MOTO A LUOGO (es. Vado a casa)
  • abbandonàre (v. tr. -> abbandono - ho abbandonato - abbandonavo) (invar.)
    - Azione di lasciare qualcosa o qualcuno. (es. Abbandono volentieri questa casa)
  • abbassàre (v. tr. -> abbàsso - ho abbassato - abbassavo) (invar.)
    - L'azione di portare qualcosa in una posizione più bassa. (es. abbassa la testa perché urti alla porta)
  • abbastànza (avv. quant.) (invar.)
    - Completa un verbo e indica UNA QUANTITA' di quell'azione. (es. Ho lavorato abbastanza)
  • abbracciàre (v. tr. -> abbraccio - ho abbracciato - abbracciavo) (invar.)
    - Atto di circondare con la braccia qualcosa o qualcuno (es. Abbraccio la mia fidanzata)
  • abitàre (v. tr. -> àbito - ho abitato - abitavo) (invar.)
    - Azione di stare in un posto e rimanere lì stabilmente. (es. Abito in Germania da 10 anni)
  • àbito (sost.) (s. m.)
    - Sinonimo di VESTITO, che comprende sopra e sotto. (es. Hai un bellissimo abito da sera)
  • abituàre (v. tr. -> abìtuo - ho abituato - abituavo) (invar.)
    - Azione verso qualcuno, in modo da far diventare famigliare un'attività. (es. Abituo mio figlio alla musica anni '80)

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